Progetti in corso
“Quando questo animale fu scoperto alla fine del Settecento, una pelle fu mandata in Gran Bretagna per essere esaminata dalla comunità scientifica. Gli scienziati in un primo momento si convinsero che quell’insieme a prima vista bizzarro di caratteristiche fisiche dovesse [...]
Indagine sullo stato dei corpi è un progetto di Anna Basti iniziato nel 2022 con l’esigenza di soffermarsi sulla condizione dei corpi a fronte di un periodo di turbolenze pandemiche che li hanno investiti da un punto di vista fisiologico [...]
The Last Lamentation è un progetto artistico di Valentina Medda, a cura di Maria Paola Zedda, è un omaggio alle “vite sacrificabili” del Mediterraneo, le cui voci vengono fatte “esplodere” attraverso un atto di lamentazione che diventa collettivo.
Communities in movement Un programma di danze urbane, performance, laboratori e di condivisione dei processi partecipativi realizzati nel quartiere di via Padova attiva un’esperienza collettiva attorno al tema della cura e della performatività dei corpi nella sfera pubblica.
Progetti passati
Across Asia Film Festival è un appuntamento cinematografico internazionale incentrato sui linguaggi indipendenti della recentissima produzione cinematografica asiatica. Approfondisce ogni anno la produzione di un singolo paese o su circoscritte aree geografiche, mostrando il grande apporto dell’Asia in termini di sperimentazione, ricerca estetica e innovazione linguistica sul panorama mondiale ...
Sguardi sui confini La mostra Mappe. Sguardi sui Confini mette a fuoco la produzione artistica di quattro Paesi, Iran, Turchia, Ucraina, USA/Messico, luoghi dove i fermenti del contemporaneo si fanno sentire in modo acceso, sia sulla scena artistica che su quella sociale e geopolitica.
CampoSud è uno spazio di ricerca e riflessione nel quale convergono linguaggi e metodologie differenti, le molteplici esperienze di pensatori, attivisti, artisti e partecipanti, connesse da un fil rouge che è quello della praxis.
Across the vision Film Festival è un festival dedicato alle cinematografie di confine più sensibili alla ricerca e all’innovazione. Un confine – inteso come orizzonte mentale e culturale, visione e margine – che diviene segno, cifra stilistica, linguaggio.
Abitare connessioni non è “solo” un festival, ma molto di più. Ispirato alla lezione di Costantino Nivola e alla trama verde del pergolato che intreccia i fili e i legami delle comunità, il Festival, è pensato come un “intervento totale” che contribuisca a rifondare lo spazio pubblico, tessere relazioni, dipanare conflitti e trasformare i rapporti…